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Gli Alberghi Diurni Cobianchi

 

L'idea di Cobianchi

Nel 1911 Bologna è in pieno fermento urbanistico. La città ha una forte spinta all'innovazione e alla trasformazione verso l'epoca moderna. Cleopatro Cobianchi, fratello di Stanislao, proprietario dell'Amaro Montenegro, decide di portare a Bologna un servizio innovativo che aveva visto in Inghilterra.

 

Bagni pubblici o eleganti SPA?L'idea era quella degli Alberghi Diurni. Si trattava di luoghi che all'epoca dovevano assomigliare alle nostre attuali SPA. Erano ambienti sotterranei posti nel centro storico della città o vicini alla stazione, dove il viaggiatore poteva trovare servizi per l'igiene personale. Cleopatro ne apre uno nel posto più centrale di Bologna, proprio sotto il bar di proprietà di famiglia in Piazza Maggiore. È l'inizio di una nuova moda che durò almeno qualche decennio.
Era un'attività che ospitava toilettes, docce, bagni in vasca o tinozza, deposito bagagli, lavanderia, cabina telefonica, lucidatura di scarpe. Insomma, tutto ciò che poteva servire ad un viaggiatore di passaggio, o anche come posto dove poter usufruire dei servizi che all'epoca non tutte le case possedevano. Se oggi sembra strano recarsi a fare una doccia fuori casa, all'epoca non era così comune avere questo servizio in casa e spesso le persone si lavavano senza alcuna comodità.
L'attività ebbe un enorme successo tanto che si passò da un servizio pensato per i viaggiatori, ad una frequentazione degli abitanti della città, soprattutto della borghesia dell'epoca. Nel giro di pochi anni ne aprirono altri sia a Bologna, sia in atre città d'Italia, da Milano, fino a Palermo. Nella sola Bologna se ne contavano tre nel centro storico e sette in totale. I più famosi erano il Cobianchi in Piazza Maggiore, un altro in Via dè Musei e uno nell'attuale Via Montegrappa che era chiamato Diurno Centrale del quale rimane visibile l'insegna. Quest'ultimo, oltre ai servizi descritti prima, poteva contare anche su un salone da barbiere.

 

Questi luoghi, specialmente quelli successivi ai primi esperimenti bolognesi, erano curati in ogni minimo dettaglio e oggi sono riconosciuti come opere Liberty e Art Déco di grande valore. A Milano recentemente è stato ristrutturato l'Albergo diurno Venezia, non di proprietà Cobianchi, che è gestito dal FAI e che è sopravvissuto in parte alle numerose attività artigiane che lo hanno abitato negli ultimi anni. Sempre a Milano è ancora visibile quello originale di Cobianchi, luogo elegantissimo sotto la Galleria Vittorio Emanuele II, dove anche la sola entrata con la doppia scala e l'insegna in bronzo, vale la visita. Sono come delle capsule del tempo, luoghi che spesso conservano ancora parte degli ambienti originali e che ci spiegano la cura l'amore del bello che avevano le generazioni precedenti nel costruire..

 

 

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