Auto elettriche: il futuro è già qui.

Auto elettriche in condominioUna delle questioni più dibattute nelle future riunioni condominiali sarà quello dei punti ricarica per auto elettriche. Abbiamo visto con i nostri occhi cosa significa avere un ambiente privo di una parte di emissioni nocive in occasione del lockdown e questo ricordo "pulito" non potrà che essere un incentivo verso l'elettrico. Non è difficile ipotizzare entro i prossimi 10 anni la comparsa di colonnine elettriche un po' ovunque, soprattutto dei cortili condominiali e nei garage.
Questa soluzione, anche se in anticipo sui tempi, dovrebbe essere subito considerata soprattutto in funzione del Superbonus che prevede la possibilità di avere la detrazione del 110% da trasformare in sconto con il fornitore e quindi sostanzialmente un intervento gratuito. Restano però i paletti che usciranno anche col decreto attuativo, specialmente la parte che consente di avere tali sconti solo se accompagnati da altri interventi in funzione di risparmio energetico.

Ma veniamo al punto così com'era prima del Covid...

 

Il mercatoL'ondata Green occidentale ha da tempo deciso che il diesel verrà soppresso. E così sarà!
Le case automobilistiche non dedicano più attenzione a questo tipo di motore, nonostante l'incredibile brevetto della Bosch che rende di fatto le emissioni del diesel inferiori ad una vettura ibrida. Come per la plastica, della quale ancora non vi è traccia di un definitivo sostituto, anche per le auto l'ondata "greta" va oltre le capacità produttive e progettuali, definendo di fatto il trend dei prossimi anni.
Oggi si parla quasi esclusivamente di auto elettriche in un periodo in cui ancora non sono testate tutte le soluzioni. Ma si sa che l'esigenza e il mercato creano la soluzione!
I motori a benzina sono probabilmente ormai arrivati al loro sviluppo massimo e per stare all'interno delle severe regole antinquinamento, abbiamo oggi il fenomeno del downsizing, cioè la tendenza di tutte le case automobilistiche di diminuire le cilindrate. Troviamo infatti delle cilindrate incredibilmente basse per auto "pesanti" con le conseguenze negative del caso: motori che nei test in laboratorio brillano per un minor inquinamento e un minor consumo, ma nella vita di tutti i giorni devono essere guidati con molta "gentilezza" per non iniziare a consumare come una macchina di grossa cilindrata.
Ritenendo in buona parte l'ibrido una soluzione di passaggio generazionale, le case si stanno concentrando proprio sul motore alimentato esclusivamente ad energia elettrica come unica soluzione del futuro.
Pioniere di questa nuova tendenza è la controversa Tesla, che ha dato il via al mercato dell'auto elettrica di lusso in maniera consistente.
Nel giro di pochi anni siamo arrivati ad avere tutte le case automobilistiche con in listino almeno un modello elettrico e anche la FCA, unica esclusa dal lotto green, ha da poco la 500 elettrica in listino. Una famiglia media tra pochi anni avrà probabilmente un parco auto composto da un'elettrica e una benzina, quest'ultima dedicata esclusivamente agli spostamenti "lunghi".

 

Come sarà il futuro?Come stiamo vedendo per il fenomeno monopattino elettrico, saranno sufficienti campagne di incentivazione per svegliare le case di produzione e il mercato, con proposte che si spera sorpassino il grande scoglio del costo elevatissimo delle vetture elettriche. Visto la vocazione all'uso urbano di un'auto elettrica, sarà facile che l'Italia si divida tra centri urbani e provincia, con una presenza massiccia delle auto elettriche concentrata soprattutto nei capoluoghi di provincia e auto tradizionali nelle zone meno abitate.
Sicuramente le colonnine in strada spunteranno sempre più numerose, ma saranno soprattutto le ricariche domestiche ad essere le più installate. Ipotizzando l'uso casa/lavoro dell'auto, si può immaginare che la ricarica sarà fatta nelle ore notturne presso la propria abitazione, in garage o nel cortile condominiale ove esistesse. Ad incentivare la ricarica domestica, ad oggi, rimangono gli svantaggi delle tariffe "pubbliche" delle ricariche fatte in strada.
Molti di noi erroneamente pensano che non si debba più spendere nulla per il "carburante". Invece le cose non stanno esattamente così. Da studi del 2019 è stato calcolato che una ricarica domestica di un'auto "media" costa tra gli 8 e i 9 Euro per un chilometraggio di circa 270 Km, mentre la spesa presso le colonnine in strada ha un prezzo medio di 18-20 Euro.
Al netto di future agevolazioni delle tariffe pubbliche, probabilmente sarà sempre più conveniente ricaricare l'auto presso la propria abitazione, utilizzando la sosta notturna per sfruttare la ricarica più economica che di contro è molto più lenta.
Esistono oggi numerose offerte di sistemi per la ricarica casalinga che propongono un'alternativa conveniente alle colonnine pubbliche. Sono sistemi che possono essere installati nel proprio garage, oppure nel cortile condominiale, sia per uso singolo, sia per quello multiutente tramite tessere.
Se per uso singolo è possibile utilizzare un wallbox all'interno del proprio box, simile ad una presa di corrente, per le ricariche multiutente è necessario dotarsi di qualcosa di più sofisticato come le colonnine comuni.

 

Le regoleAttualmente la questione delle colonnine e dei punti ricarica in condominio è stata regolamentata per legge con il decreto legislativo 257/2016. In questo senso l'Italia ha fatto un notevole passo in avanti verso la copertura del territorio, recependo la direttiva europea. Il decreto entrato in vigore nel 2018 obbliga a PREDISPORRE (non installare) punti di ricarica nei nuovi edifici residenziali con almeno 10 unità abitative, includendo anche edifici a diverso uso con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e gli edifici soggetti a ristrutturazione profonda.
Di sicuro avremo un futuro molto silenzioso e probabilmente un'aria più respirabile nelle città. Vedremo il mercato come reagirà davanti a questa nuova sfida anche in funzione del Bonus del 110%.

 

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