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Via libera per andare nelle seconde case fuori regione: regole e divieti

Dopo mesi di attesa, anche chi possiede una seconda casa fuori dalla propria regione di residenza potrà recarvisi senza dover presentare autocertificazione. Dallo scorso 3 Giugno infatti, sono venute meno le limitazioni agli spostamenti interregionali in vigore per contenere la diffusione del coronavirus. 

Per poter raggiungere la propria seconda casa fuori regione si dovranno però rispettare alcune regole.

 

Seconde case fuori regione: cosa è permesso

 

Per chi si reca presso la propria seconda casa fuori dalla regione di residenza utilizzando il trasporto pubblico, valgono le regole generali per la mobilità su tutto il territorio nazionale. Si dovrà quindi indossare la mascherina sui mezzi di trasporto e dovrà essere mantenuta la distanza di sicurezza tra i viaggiatori. Inoltre per chi si sposta su treni a lunga percorrenza o con l'aereo, verrà richiesta la misurazione della temperatura corporea.

 

Chi viaggia con la propria automobile insieme a persone con cui convive non ha vincoli particolari. Al contrario, se ci si sposta con amici o comunque insieme a persone con cui non si convive, si dovrà indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza. In quest'ultimo caso nei sedili anteriori dell'auto dovrà esserci solo il guidatore e nella fila posteriore i passeggeri potranno essere al massimo due, opportunamente distanziati.

 

Infine la mascherina è fortemente consigliata ai motociclisti che indossano un casco jet e diventa obbligatoria nel caso ci sia un passeggero a bordo.

 

In linea generale non ci sono limiti alla permanenza nella seconda casa fuori regione: dunque è anche possibile trascorrervi un breve periodo di vacanza. Resta valido il divieto di creare assembramenti.

 

Seconda casa fuori regione: cosa non si può fare

 

Sebbene il 3 Giugno abbia segnato il via libera agli spostamenti su tutto il territorio italiano, le singole regioni hanno scelto di applicare regolamenti diversi tra loro, in qualche caso adottando restrizioni più severe o procedure particolari per i viaggiatori. Prima di partire quindi è bene controllare quali sono le ordinanze in vigore nelle zone tra cui ci si muoverà.

Nel momento in cui scriviamo l'Emilia Romagna non ha posto ulteriori vincoli, oltre quelli in vigore a livello nazionale, per chi entra o esce dai suoi confini. 

 

Tuttavia è bene avere presente che in tutta Italia sono ancora previsti divieti di spostamento per casi specifici: ad esempio non può viaggiare chi ha una temperatura corporea superiore ai 37.5° e chi è sottoposto ad isolamento fiduciario.

 

 

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